Intervista con i partecipanti del congresso internazionale ”Le élite e i leader: le strategie di formazione nell’università moderna”
Gli esperti del congresso internazionale ”Le élite e i leader: le strategie di formazione nell’università moderna” che sono stati invitati, hanno risposto alle domande dei corrispondenti del portale studentesco AGU.
Kim Hekgung, professore, dottore in Filosofia, Università Dongsco, Corea del Sud.
– Salve! Perché ha scelto di prendere parte al congresso? Quali sono le Sue prime impressioni?
– È gia la seconda volta per me all’AGU. Abbiamo avviato una collaborazione produttiva con l’università. Mi piacciono il livello e la qualità dell’istruzione russa. Mi ha invitato il rettore, Alexandr Lynev. Desideriamo che gli istituti di istruzione superiore di Astrakhan’ e la nostra università Dongso abbiano delle buone relazioni. Inoltre, da noi si sono già iscritti due dei vostri studenti, felici anche di accettare altri studenti della vostra università.
– In cosa Astrakhan’ differisce dalla Sua città?
– La vostra città è molto bella, si estende lungo un fiume, il che la distingue molto dalle città della Corea. Anche da noi c’è un fiume lungo, ma nella nostra città ci sono molti edifici alti, grattacieli.
– Secondo Lei, quale è la missione del congresso?
– Penso che la cosa importante sia condividere l’esperienza e apprendere come migliorare il nostro sistema di istruzione. Inoltre, è un’ottima possibilità per migliorare il rapporto tra le nostre università.
– Come intende sfruttare l’esperienza nel futuro?
– Voglio aggiungere al programma della nostra università coreana alcune materie che ci sono nel vostro processo di approfondimento, sono davvero interessanti e utili.
– Grazie delle Sue risposte!
Bruce Leimsidor, professore, dottore in Storia dell’arte (Università di Venezia, Italia).
– Buongiorno! Condividerebbe la Sua opinione su questo evento?
– Tutto ciò che sta accadendo mi interessa molto. Ritengo che i nostri discorsi siano concentrati su questioni di studio. Tuttavia, prestando attenzione alla discussione sulla qualità delle leadership e concentrandosi sulla letteratura, comprendiamo che si tratta più di semplici problemi riguardanti il sistema di apprendimento. La cosa principale è, ovviamente, l’occasione per me in prima persona e per i miei colleghi provenienti dalla Russia, ma anche da altri Paesi, di scambiarsi reciprocamente un’esperienza.
– La ringraziamo per i Suoi commenti!
Aniset Gabriel Kochofa – membro del Centro Internazionale dei Sistemi di Istruzione (ICES) – rappresentante dell’UNESCO in Russia; professore emerito all’Università Statale di Astrachan’.
– Salve signor Kochofa! La ringraziamo per la Sua visita all’Università Statale di Astrakhan’! Lei ci ha parlato della Russia così calorosamente nella Sua relazione; non è la prima volta che viene ad Astrakhan’. Ci dica, cosa prova quando arriva nella città sul Volga?
– Adoro la vostra città! Vedo come il rettore Aleksandr Pavlovič si rivolge agli studenti stranieri, e approvo il suo desiderio di promuovere per loro una formazione di qualità; io per questo ho avviato la creazione della filiale regionale dell’Associazione studenti stranieri. Al momento sto cercando di creare un’associazione di stranieri laureati in università russe, che dopo la laurea sono rimasti qui. Questi sono il potenziale e la forza che la Russia al momento non utilizza all’interno della situazione mondiale. Dobbiamo riunire amici, persone fidate che appartengono al nostro paese, che capiscono e si rendono conto del fatto che questo è un paese con la sua storia e le sue specificità, che ha bisogno di questo per prosperare. Dico questo come persona che ha vissuto qui per molti anni e capisce un po’ della sua cultura.
– Che rapporto c’è tra il Suo paese, il Benin, e la Russia?
– Durante il periodo sovietico venivano preparati di continuo specialisti per la formazione nei paesi stranieri, tra cui il Benin. Quasi 2500 migliaia di persone hanno ricevuto una formazione in istituti superiori russi. Oggi più di 200 ragazzi studiano qui. Noi abbiamo importanti relazioni diplomatiche con la Russia. Io sono stato ambasciatore del Benin in Russia quasi cinque anni e ritengo di aver portato a termine la mia missione. I principali rapporti con la Russia sono umanitari, culturali ed educativi. Gli studenti del Benin studiano a Mosca, a Pietroburgo, a Kazan’, a Saratov e in altre città.
– A Suo parere, a cosa possono contribuire dei così grandi congressi internazionali?
– Oggi viviamo in una società che ha bisogno di leader; e dobbiamo capire che la formazione non è solo formazione, ma anche educazione. I leader si sforzano di migliorare la società, per il resto hanno potuto sentire la sua forza e identificare il potenziale che è in ognuno di noi.
– La ringrazio molto per le sue risposte, Signor Kochofa!
L’intervista è scritta e tradotta dagli studenti del Dipartimento della lingua italiana con l’aiuto del Portale studentesco Università Statale di Astrakhan. Foto di J. Ivanova Portale studentesco Università Statale di Astrakhan’